Non ho potuto fare a meno di soffermarmi a pensare ad un passaggio dell’intervista di Massimo Cantini Parrini; Costumista e storico del costume.
Alla domanda: L’abito fa il monaco? Lui risponde così: Assolutamente…l’abito fa il monaco e fa la monaca :) :) !!!
Contrariamente al vecchio proverbio che afferma “l’abito non fa il monaco”…
Credo che entrambe le affermazioni raccontano una grande verità, dipende dal parametro di valutazione.
La prima, anche se con uno spirito opposto, è in totale accordo con alcuni studi (in particolare quelli di Alexander Todorov, Professore dell’Università di Princeton) che affermano che il nostro interlocutore crea inconsciamente una prima impressione di noi in meno di 40 millisecondi;
Il ns cervello subisce una distorsione cognitiva chiamata Bias dove, nello specifico di questo esempio, la valutazione dell’aspetto estetico incide sulla valutazione di altri elementi della persona, andando a influenzare il suo giudizio (chiamato Bias dell’ “effetto alone”).
Di contro la seconda affermazione “l’abito non fa il monaco” è una specie di antico antidoto che ci pone difronte un’ ALERT per evitare di cadere in queste fallaci e non lasciarci ingannare dalle apparenze nel giudicare un individuo erroneamente senza conoscerlo davvero.
Ma tornando alla nostra intervista, non credo che il costumista volesse intendere questo, piuttosto quanto un’attenta osservazione di come una persona si presenta agli occhi degli altri e ciò che indossa, può raccontarci la sua personalità.
Che impressione vogliamo lasciare o consapevolmente ci facciamo della persona che abbiamo di fronte?
I gesti, la postura, il modo di parlare, non da ultimo l’aspetto esteriore…; si perché l’aspetto esteriore, oltre all’igiene della persona fa “pendant” con gli abiti indossati, dal colore, al tessuto, al genere…
Dunque il personale gusto e le scelte che si fanno nell’indossare un capo di abbigliamento, quando autentiche, la dicono lunga su ognuno di noi: cosa ci piace, come vogliano essere percepiti all’esterno, che sensazioni vogliamo avere sulla nostra pelle… tutte informazioni che consciamente o inconsciamente condizionano la valutazione altrui.
In conclusione…se ci troviamo con una persona con la quale ci sentiamo in sintonia sarà tutto facile e naturale, il bello viene quando invece abbiamo di fronte una persona che non ci assomiglia e che ha una sua filosofia di esprimersi all’esterno completamente diversa dalla nostra….qui c’è la ns vera sfida, una sola domanda ci può salvare dal giudizio:
Cosa di bello c’è in questa persona che non riesco a comprendere?
La risposta sarebbe la vera scoperta!!!
E, last but not least…attenzione a come ci si veste.